La conferma è arrivata nel pomeriggio di ieri. I quattro braccianti agricoli nordafricani ricoverati nei giorni scorsi al Moscati di Taranto sono affetti da malaria. E’ quanto hanno accertato le analisi effettuate nei centri specialistici di Bari e Roma. L’Asl di Taranto spiega che ai pazienti ricoverati nel reparto Malattie Infettive, è stata diagnosticata la Malaria da Plasmodium falciparum.
Si tratta di quattro braccianti agricoli, di origine magrebina e sudanese, ma in Italia da diversi anni che risiedono nelle campagne di Ginosa (due convivono presso la stessa abitazione), di sesso maschile e di età compresa tra i 21 e i 37 anni. Tutti hanno lavorato nelle campagne tra Ginosa e Castellaneta, nella provincia occidentale di Taranto. In tutti e quattro i casi i pazienti hanno accusato febbre, vomito e diarrea, e in qualche caso cefalea e dolori addominali.
“La situazione è pienamente sotto il controllo dell’Azienda Sanitaria Locale – afferma l’Asl – e non desta alcuna preoccupazione né dal punto di vista sanitario né da quello sociale. Attualmente tre dei quattro pazienti sono pienamente fuori pericolo, mentre uno è sfebbrato ma necessita ancora di terapia di supporto”. Il Servizio Veterinario dell’Asl di Taranto ha inoltre messo in atto tutti gli interventi di tutela della salute e gli approfondimenti entomologici del caso, utilizzando la necessaria strumentazione utile alla ricerca delle zanzare del genere Anopheles nell’area di interesse.
La malaria è una malattia debellata in Italia. Ma lo scorso 5 settembre, a Trento una bambina di 4 anni è morta colpita dalla micidiale malattia. Nè la piccola, nè i suoi genitori avevano effettuato viaggi all’estero in zone a rischio. Forse il contagio è avvenuto a seguito del precedente ricovero della bimba nel reparto di pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Trento. In quegli stessi giorni, infatti, erano ricoverati due ragazzini che avevano contratto la malaria in Africa.