A partire dal 1°luglio 2019, sarà chiuso il reparto di Psichiatria all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. A comunicarlo, con una nota, la Direzione Strategica ASM. La decisione trasferisce di fatto tutte le attività presso l’ospedale di Policoro. Contraria a quanto stabilito dalla Direzione è Fials Matera che così argomenta i motivi “Nulla di nuovo perchè il direttore della Psichiatria, Domenico Guarini nei mesi scorsi aveva suggerito questa soluzione in un incontro con i lavoratori, che ovviamente si erano fortemente opposti.
Più volte abbiamo suggerito alla Asm di portare a compimento il progetto che prevede la realizzazione del nuovo reparto al piano -2 creando una situazione più vivibile sia per i lavoratori che per i pazienti ma la Asm opta per la soluzione più semplice, la chiusura. Anche se nella nota si legge che questo provvedimento dovrebbe essere temporaneo, non ci fidiamo perché spesso abbiamo visto soluzioni provvisorie diventare definitive. Tutto ciò viene fatto senza che la ASM abbia inviato una minima comunicazione alle organizzazioni sindacali.
Di fatto, il provvedimento, vuole portare a compimento la legge di riforma del Sistema Sanitario Regionale approvata il 2 febbraio scorso dalla precedente Giunta regionale che prevede lo smantellamento della Sanità Materana a favore dell’ospedale San Carlo di Potenza. Matera città Capitale della cultura 2019 si vede ancora una volta scippare un reparto con una storia importante sul territorio. Unica motivazione fornita dalla Asm per giustificare la chiusura della Psichiatria a Matera è la carenza di medici a Policoro, quindi gli psichiatri di Matera andrebbero a sopperire le carenze di organico a Policoro. Con questa logica si dovrebbero chiudere diverse Unità Operative oppure si potrebbe trasformare l’ospedale Madonna delle Grazie in un Poliambulatorio. La segreteria Fials si oppone a questa scelta e pertanto abbiamo inviato subito una nota all’assessore regionale Rocco Leone e al Prefetto di Matera Demetrio Martino in cui si preannuncia lo stato di agitazione e si chiede un incontro urgente”.