Tra i protagonisti a Torino a “Terra Madre, Salone del Gusto 2018” il consorzio ATS Lucania Foods Fine and Quality che ha presentato i suoi prodotti con un stand dedicato al biologico e alla sua filiera. Le aziende partecipanti, gli oleifici Pace, Valluzzi e Frantoio Oleario Grassanese, l’azienda agricola Vignola e l’azienda Serre Alte, specializzata in produzione di pistacchio biologico, attraverso degustazioni e incontri a tema hanno illustrato a visitatori, esperti, buyer le linee di prodotti frutto del lavoro bio agricolo svolto nei territori lucani di appartenenza che vanno dal Vulture Melfese, terra d’Aglianico, fino alle colline materane”.
Lo comunica la Cia in una nota.
Allo stand il coordinatore regionale de “La Spesa in Campagna” (Cia), Paolo Colonna, olivicoltore, ha spiegato che tutelare la biodiversità agricola ha un valore ambientale ed economico e può contribuire a creare filiere ecosostenibili, efficienti e competitive. Le oltre 1.000 specie vegetali e animali oggi a rischio estinzione, tagliate fuori dalla grande distribuzione alimentare perché ritenute finora poco attrattive per il mercato, sono in realtà un asset che può valere almeno 10 miliardi di euro l’anno. Si tratta di un tesoro potenziale per il Made in Italy agroalimentare e per il turismo. Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio.