Anche quest’anno, come da antica usanza, domani 1 agosto si celebra il raccolto dei campi con la preparazione della crapiata in due zone della città: borgo La Martella e quartiere San Pardo.

Si tratta di un piatto collettivo a base di legumi, che rievoca l’antica tradizione contadina e rappresenta l’identità del territorio attraverso la celebrazione di un rito secolare, che risale ai tempi dei romani. Il 1 agosto di ogni anno, per preparare la crapiata, le donne cucinano quintali di legumi, ognuna mettendo a disposizione una manciata di grano e altri cereali tra piselli, fave, cicerchie e altro.

Si pensi che il nome di questa zuppa si ricollega direttamente ai legumi utilizzati per prepararla, tanto che il termine crapiata deriva da “crampa” o “cramba” (dal greco krambe), ovvero le piante di legumi utilizzate.

“Questo è un momento centrale dell’estate materana che trasmette la storia e le tradizioni del territorio in memoria della civiltà contadina e in ricordo della identità territoriale”. Sono le parole dell’assessore al turismo del Comune di Matera, Mariangela Liantonio, che mostra particolare attenzione per le festa popolare con l’impegno di renderla un appuntamento centrale dell’estate materana.