Dal Palazzo di via Aldo Moro è direttamente il Sindaco De Ruggeri ad intervenire in merito alle polemiche scaturite dagli operatori turistici in riferimento all’aumento della tassa di soggiorno. Il Primo Cittadino invita quindi gli stessi operatori, ad un’analisi più attenta del provvedimento adottato. Nulla da dire sul fatto che l’aumento c’è stato, ma, si legge nella nota, è di 1 euro per il pernottamento nei b&b e negli alberghi fino a tre stelle e di 2 euro per quelli da quattro stelle in su. Attualmente, prosegue la nota, chi soggiorna a Matera paga 2 euro al giorno se alloggia in strutture fino a tre stelle e 4 euro se invece sceglie alberghi di categoria superiore. Il tutto, è sottolineato, fino al terzo giorno, perché, per favorire una permanenza più lunga nella città capitale europea della cultura, il comune ha deciso di rinunciare alla riscossione della tassa di soggiorno a partire dal terzo pernottamento. Da tutto ciò risulta che non si stia parlando di aumenti sconsiderati. Il Sindaco De Ruggieri invita poi, gli operatori turistici della città, a dare uno sguardo a quanto accade nelle principali città d’arte italiane, dove gli importi delle tasse di soggiorno applicate sono ben più consistenti. Ma la nota del Palazzo di Città, vuol essere ancora più chiara, e con dati alla mano sottolinea come a Roma, ad esempio una famiglia composta da tre persone che soggiorna in un hotel 3 stelle in periodo di alta stagione, versa al Comune 12 euro di tasse. Identico l’importo a Venezia mentre a Firenze l’importo scende a 9 euro. A Matera la stessa famiglia paga 6 euro. La tassa di soggiorno istituita dal Comune di Matera è, conclude la nota, in linea con quelle applicate, ad es. a Lecce, e a Siena che tra l’altro con Matera hanno concorso al titolo di capitale europea della cultura per il 2019”.