Ferrovia per Matera e alta velocità in Sicilia: ok dal Cipe al contratto da 13, 2 miliardi con Rfi. C’è finalmente il efnitivo impegno dei fondi per la grande incompleta Ferrandina-Matera, che dovrà salvare dall’isolamento la prossima capitale europea della cultura. Ma anche le linee dell’alta velocità in Sicilia, da Caltanissetta a Giampileri e sulla Messina-Palermo e i corridoi europei.

Il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, ha approvato il contratto di programma con Rete Ferroviaria Italiana per 13,2 miliardi. A darne l’annuncio è il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio subito dopo la riunione a Palazzo Chivi: “In questo modo si formalizzano tante cose importanti – ha spiegato Delrio – penso alla Ferrandina-Matera, all’alta velocità siciliana e a ulteriori finanziamenti per i lotti costruttivi dei corridoi europei”. Delrio ha anche sottolineato che nel “triennio 2015-2017 Rfi ha avuto dallo Stato 32 miliardi contro i 4,5 miliardi del triennio precedente. Questo – ha detto – è il cambio di passo degli investimenti”.

Per quanto riguarda la ferrovia Ferrandina -Matera, la linea incompiuta da 15 anni secondo il piano del Ministero e di Rfi, la società di Ferrovie che si occupa della gestione dell’infrastruttura, sarà pronta nel 2022 e collegherà il capoluogo della Basilicata con Roma in 3 ore e 40 minuti. Il primo cantiere, alla galleria Miglionico è stato già aperto per un importo di 500 mila euro per un finanziamento complessivo di tutta l’opera di 210 milioni di euro.

Nel contratto tra Ministero e Rfi ci sono poi 5 miliardi di euro per lo sviluppo delle principali direttrici ferroviarie (qui rientrano i finanziamenti all’alta velocità siciliana) e 1,3 miliardi per le linee regionali (qui invece ricade la Ferrandina-Matera). Poi ancora 2,7 miliardi per i corridoi europei, cioè per il finanziamento dei lotti dei grandi tunnel del Brennero e del Terzo Valico dei Giovi, oltre che il secondo lotto costruttivo dell’AV/AC Brescia Est-Verona. Due miliardi di euro sono invece previsti per i programmi di sicurezza e adeguamento agli obblighi di legge, 700 milioni per l’ammodernamento tecnologico della dotazione delle linee e degli impianti ferroviari, 0,9 miliardi per il potenziamento e sviluppo delle aree metropolitane e 0,7 miliardi per lo sviluppo dell’intermodalità, cioè porti, interporti e aeroporti.

“Con il nuovo Contratto di Programma Investimenti 2017-2021 – spiega Rfi – il valore delle opere interamente finanziate ammonta a circa 66 miliardi di euro. Dopo il parere Cipe sarà sottoposto ai pareri delle Commissioni parlamentari Trasporti, infine approvato con decreto e registrato dalla Corte dei Conti. Iter che RFI auspica possa concludersi entro l’anno”.

Il Cipe ha poi anche approvato lo stanziamento di ulteriori 57,26 milioni per le opere compensative per i territori interessati dai lavori della Torino-Lione, che si aggiungono ai 9,56 già approvati con delibera del 2016 e ai 32,13 già inclusi nel costo certificato, portando a circa 100 milioni le risorse complessivamente stanziate per le misure di accompagnamento.

VG