Su 6 milioni e 74 mila imprese registrate, il 21,8% (1,32 milioni) è guidato da donne. Fra il 2014 e il 2016 l’incremento è stato dell’1,5%, il triplo rispetto alla crescita del sistema imprenditoriale che non è andato oltre lo 0,5%. Crescono nei servizi, nelle professioni e nell’industria alimentare. È boom di start up al Sud. Reggio Calabria, Catania e Palermo guidano la speciale classifica delle 14 aree metropolitane. È quanto emerge, in sintesi, da “Donne al lavoro, la scelta di fare impresa”, il focus Censis – Confcooperative.
In una nota, Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative – precisa che le donne hanno avuto il talento di trasformare fattori di svantaggio, tra pregiudizi e retaggi culturali, in elementi di competitività, riuscendo ad anticipare i fattori di novità del mercato, tanto che la ripresa è trainata dalle imprese femminili. Nelle cooperative, fanno meglio. Perché 1 su 3 è a guida femminile, è donna il 58% degli occupati e la governance rosa si attesta al 26%. Le donne hanno trovato nelle cooperative le imprese che più si prestano a essere ascensore sociale ed economico perché sono le imprese che coniugano meglio di altre vita e lavoro. La conciliazione resta il prerequisito per accrescere la presenza delle donne nelle imprese e nel mondo del lavoro”.
“In Basilicata – si legge ancora nella nota – a fine 2016 erano attive 16.026 imprese guidate da donne, due terzi in provincia di Potenza e un terzo a Matera. La provincia di Potenza con 10.556 aziende rosa ha un tasso di femminilizzazione delle imprese pari al 27,7%, 6 punti percentuali in più della media nazionale ferma al 21.8%. Quasi invariata invece la crescita delle imprese guidate da donne nel Materano + 0,4%. Il tasso di imprese rosa nel Materano, 25,2%, rimane comunque più alto della media nazionale del 3,4%”.
“Per noi – dichiara Giuseppe Bruno, presidente di Confcooperative Basilicata – questi dati confermano la vitalità del mondo femminile nell’imprenditoria che, ricordiamo è anche cooperativa.” “Infatti, aggiunge Lina Bonomo, presidente di Federsolidarietà/Confcooperative Basilicata, le imprese cooperative lucane sono per due terzi amministrate da donne.”
Su 6 milioni e 74 mila imprese registrate, il 21,8% (1,32 milioni) è guidato da donne. Fra il 2014 e il 2016 l’incremento è stato dell’1,5%, il triplo rispetto alla crescita del sistema imprenditoriale che non è andato oltre lo 0,5%. Crescono nei servizi, nelle professioni e nell’industria alimentare. È boom di start up al Sud. Reggio Calabria, Catania e Palermo guidano la speciale classifica delle 14 aree metropolitane. È quanto emerge, in sintesi, da “Donne al lavoro, la scelta di fare impresa”, il focus Censis – Confcooperative.
In una nota, Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative – precisa che le donne hanno avuto il talento di trasformare fattori di svantaggio, tra pregiudizi e retaggi culturali, in elementi di competitività, riuscendo ad anticipare i fattori di novità del mercato, tanto che la ripresa è trainata dalle imprese femminili. Nelle cooperative, fanno meglio. Perché 1 su 3 è a guida femminile, è donna il 58% degli occupati e la governance rosa si attesta al 26%. Le donne hanno trovato nelle cooperative le imprese che più si prestano a essere ascensore sociale ed economico perché sono le imprese che coniugano meglio di altre vita e lavoro. La conciliazione resta il prerequisito per accrescere la presenza delle donne nelle imprese e nel mondo del lavoro”.
“In Basilicata – si legge ancora nella nota – a fine 2016 erano attive 16.026 imprese guidate da donne, due terzi in provincia di Potenza e un terzo a Matera. La provincia di Potenza con 10.556 aziende rosa ha un tasso di femminilizzazione delle imprese pari al 27,7%, 6 punti percentuali in più della media nazionale ferma al 21.8%. Quasi invariata invece la crescita delle imprese guidate da donne nel Materano + 0,4%. Il tasso di imprese rosa nel Materano, 25,2%, rimane comunque più alto della media nazionale del 3,4%”.