Sistema maggioritario, “voto congiunto”, abolizione del listino e doppia preferenza di genere, sono queste le più importanti scelte operate dall’Assemblea regionale di Basilicata per la nuova legge elettorale che sarà applicata già a partire dalle elezioni regionali del prossimo autunno.
Confermato, in linea con lo Statuto, il sistema maggioritario, con l’elezione diretta del Presidente della Regione. Insieme a lui entrerà in Consiglio regionale il candidato presidente della coalizione classificatasi al secondo posto. Gli altri 19 seggi verranno attribuiti con criterio proporzionale alle liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera, così come è avvenuto in passato.
Il nuovo disegno di legge è stato approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Ri, Pp, Udc e 1 voto contrario del consigliere Napoli).
La proposta di legge , lo ricordiamo, porta la firma del consigliere Piero Lacorazza (Pd). La stessa è stata modificata in Aula con diversi emendamenti e fatta propria dal gruppo Pd e dai consiglieri Mollica (Udc), Galante (Ri) e Soranno (Pp), sul “Sistema di elezione del presidente della Giunta e dei consiglieri regionali”.
Previsto il “voto congiunto”, cioè la possibilità di votare esclusivamente per un candidato presidente e per una lista ad esso collegata.
Prevista, inoltre, l’abolizione del “listino regionale” che con il precedente sistema elettorale accompagnava l’elezione del presidente per l’attribuzione del premio maggioritario.
Con la nuova legge elettorale i seggi saranno attribuiti solo alle liste provinciali. Il premio maggioritario sarà assegnato alla coalizione vincente in base alla percentuale raggiunta: fino al 30 per cento, 10 seggi più il presidente; dal 30 al 40 per cento 11 seggi più il presidente; oltre il 40 per cento 12 più il presidente. In ogni caso per la maggioranza è previsto un limite massimo di 14 seggi più il presidente.
In attuazione delle norme approvate nel 2016 dal Parlamento sulla parità di genere nei Consigli regionali, viene stabilito che in ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al sessanta per cento dei candidati. L’elettore può esprimere due preferenze, riservando la seconda a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima.
Prevista, infine, la “sostituzione temporanea” dei consiglieri nominati assessori, per la durata del mandato, con il primo dei non eletti della stessa lista.
L’Assemblea ha inoltre approvato all’unanimità una proposta di modifica dell’art. 25 dello Statuto (Composizione del Consiglio regionale), del consigliere Michele Napoli, che prevede l’abrogazione del listino.