La presidente del Corecom Basilicata: “Lo scopo è di premiare chi svolge il ruolo di editore, mettendo fine ai contributi a pioggia e dando agli operatori locali uno strumento di sostegno a garanzia del merito, del pluralismo e dell’informazione”.
“Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, il nuovo Regolamento per le tv e radio locali”. Lo rileva Giuditta Lamorte, presidente del Corecom Basilicata.
“Con la legge n. 198 dello scorso 26 ottobre 2016, pubblicata nella gazzetta ufficiale n.255 del 31 ottobre 2016, è stata approvata la riforma del settore dell’editoria. Numerose – spiega la presidente del Corecom – le novità introdotte, tra le quali la regolamentazione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, istituito presso il ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Fondo è destinato a perseguire precise finalità, nello specifico quelle di ‘assicurare la piena attuazione dei principi di cui all’articolo 21 della Costituzione, in materia di diritti, libertà, indipendenza e pluralismo dell’informazione, nonché di incentivare l’innovazione dell’offerta informativa e dei processi di distribuzione e di vendita, la capacità delle imprese del settore di investire e di acquisire posizioni di mercato sostenibili nel tempo, nonché lo sviluppo di nuove imprese editrici anche nel campo dell’informazione digitale”.
“Il nuovo Regolamento per le tv e radio locali – prosegue Lamorte – (approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, del ministro per lo Sport con delega all’editoria Luca Lotti e del ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda) ha come criteri di merito il sostegno all’occupazione, l’innovazione e la qualità della informazione, ed è stato adottato ai sensi della legge di stabilità 2016. Lo scopo – conclude Lamorte – è quello di premiare chi svolge il ruolo di editore, mettendo fine ai contributi a pioggia, stigmatizzati dalla Corte dei Conti e dando agli operatori locali uno strumento efficace di sostegno a garanzia del merito, del pluralismo e dell’informazione”.