Si è aperta, presso la Casa Cava a Matera, la conferenza Yococu Dialogues in Cultural Heritage, organizzata dall’associazione Youth in conservation of cultural heritage (Yococu) e il CNR-Istituto per i beni archeologici e monumentali, in collaborazione con il CNR-ICVBC, l’Università degli studi della Basilicata, ’Università degli studi della Calabria, e il supporto dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro (Iscr).
“Saranno tre giorni dedicati al confronto e al dibattito su ricerca scientifica, citizen science, conservazione, valorizzazione e infrastrutture tecnologiche nel settore del patrimonio culturale che oggi è sempre più una frontiera di sviluppo di nuove conoscenze e tecnologie che possono essere impiegate anche in altri ambiti” – spiega Nicola Masini del CNR-IBAM organizzatore della conferenza.
L’evento, giunto alla sesta edizione, si svolge per la prima volta a Matera, ed è concepito come un forum interattivo per promuovere il dialogo e la collaborazione tra ricercatori e professionisti del settore della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico artistico nei suoi diversi ambiti, quali la diagnostica, la conservazione dei materiali, il riuso e restauro del patrimonio costruito, l’analisi e la mitigazione dei rischi, l’archeologia pubblica, la fruizione con nuove modalità tecnologiche digitali. Durante la conferenza, verrà ospitata una sessione in remoto con gli Stati Uniti d’America, per l’interscambio di esperienze con i professionisti del settore americani. Inoltre, due saranno i paesi ospiti con sessioni loro dedicate: l’Iran e la Georgia che ospiterà l’edizione di Yococu del 2020 presso l’Università di Tbilisi.
Previsti all’interno di Yococu 2018 anche diversi momenti di coinvolgimento della cittadinanza, attraverso sessioni aperte al pubblico e dedicate alla divulgazione della scienza applicata ai beni culturali (Cultural heritage lab), all’analisi di opere portate dai cittadini (Open your art), alla presentazione di prodotti e materiali per la conservazione dei beni culturali (Living lab).
L’apertura della Conferenza ha visto due lectio magistralis di Stefano De Caro, già Direttore dell’ICCROM, Roberto Scopigno del CNR-ISTI di Pisa e una tavola rotonda dal titolo “Inclusive Museums for Sharing Culture”