Sarà inaugurata Martedì 11 luglio 2017, alle ore 19.00 a Matera, nel Museo di Palazzo Lanfranchi, la mostra Mediterraneo in chiaroscuro.Una mostra importante promossa dal Polo Museale della Basilicata e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con il MUZA [Muzew Nazzjonali tal-Arti / Museo Nazionale delle Arti – Heritage Malta]. Mai prima d’ora opere d’arte di tale rilevanza erano state esposte in Basilicata.

Ribera, Stomer e Mattia Preti da Valletta 2018 a Matera 2019. Interverranno il Capo di Gabinetto del Ministro dei Beni Culturali Giampaolo D’Andrea, il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella,l’Ambasciatrice maltese S.E. Vanessa Frazier, il Direttore del MUZA – Museo nazionale delle arti di MaltaSandro Debono, il Direttore della Fondazione Matera – Basilicata 2019 Paolo Verri.

Nel 2018 Valletta, la città dei Cavalieri di Malta, sarà Capitale Europea della Cultura insieme a Leeuwarden, città al Nord dei Paesi Bassi. All’inizio di gennaio Valletta 2018 passerà il testimone a Matera 2019.

Per rafforzare lo scambio tra le due capitali europee della cultura, già avvicinate da una comune metodologia che predilige processi partecipati e inclusivi, il Polo Museale della Basilicata e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con il MUZA [Muzew Nazzjonali tal-Arti / Museo Nazionale delle Arti – Heritage Malta] hanno deciso di portare nella Città dei Sassi il nucleo centrale della mostra realizzata da MUZA e Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma in occasione del Semestre di presidenza maltese dell’Unione Europea recentemente concluso.

La mostra, che ha per titolo Mediterraneo in chiaroscuro. Ribera, Stomer e Mattia Preti da Valletta 2018 a Matera 2019, precedentemente allestita presso la Galleria di Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma con il supporto dell’Ambasciata di Malta, giunge a Matera con un nuovo progetto espositivo che fa dialogare le nove opere provenienti dal Museo MUZA e i due dipinti di delle Gallerie Nazionali d’arte antica con alcuni significativi dipinti della Collezione d’Errico, mettendo al centro una nuova idea di museo aperto e accessibile, luogo di produzione culturale e condivisione.