Diventa un piccolo parco urbano l’area verde situata tra via dei Normanni e viale Italia si chiama Agoragri ed è stato inaugurato alla presenza di numerosi cittadini e volontari che hanno concorso alla realizzazione.
In un’area di quasi mezzo ettaro è stato messo a dimora l’ulivo, realizzato il padiglione in legno, l’anfiteatro di paglia, l’orto sinergico, gli orti familiari, i percorsi, la casetta degli attrezzi e la zona di sguinzagliamento dei cani. Agoragri è stato ideato e progettato da Meson ro studio per l’associazione Agrinetural che promuove l’Architettura del Paesaggio e l’Agricoltura urbana attraverso la riqualificazione di spazi verdi urbani in disuso. Il Parco Agoragri è il primo esempio della città e punta ed essere un luogo di relazioni aperto a tutti e dove si impara a prendersi cura del verde urbano stando insieme, coltivando l’orto sinergico e gli orti familiari, applicando le tecniche di coltivazione urbana e usufruendo del padiglione Origagri e dell’anfiteatro di paglia per organizzare attività ed eventi all’aria aperta. Visibile e gradevole il padiglione Origagri che deve la sua forma alla tecnica giapponese dell’origami. Le effimere strutture di carta si sono trasformate in uno spazio concreto che possa offrire una copertura ombreggiante per l’estate e un luogo coperto per le attività che è possibile svolgere all’interno del parco. Alcuni artisti che hanno collaborato al progetto avevano già maturato esperienze con “Basilicata Fiorita” promossa dalla Fondazione Matera 2019. I bambini hanno espresso i loro desideri legati al Parco appendendo all’ulivo le letterine. È il chiaro messaggio di un luogo che viene affidato alle generazioni future.

«Abbiamo lavorato sull’identità del luogo – dice Lucrezia Didio, paesaggista che ha curato insieme a Mimì Coviello il progetto Agoragri. In questo modo è stato ridato valore a questa zona». Per l’assessore Cifarelli, presente alla inaugurazione si tratta di una «virtuosa sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini nell’ottica del recupero di spazi urbani abbandonati. La comunità diventa protagonista e cresce la qualità urbana».

Ad indicare la possibile utilizzazione del Parco anche per iniziative sociali la performance Remix the Cinema di Action 30 con Luca Acito e Alberto Casati e e i mercatini di degustazione a cura di Slow Food.