Nei rioni Sassi le 55 opere del poliedrico artista tarantino.
Sculture in marmo palissandro rosa intitolate “tagli e carezze”, quadri ad olio su tela denominati “podoliche”, triangoli rettangoli in alluminio metallizzato come “schegge di cielo”, un sole tripudiante di luce in tecnica mista e stampe fotografiche su lastre metalliche definite “marmi” ispirate a soggetti diversi: caratterizzano la mostra “Marmo, oli, segni e carezze” di Vincenzo Lo Sasso, allestita nella chiesa rupestre della “Madonna delle Virtù” nei rioni Sassi di Matera. La mostra, composta da 55 opere e visitabile fino al 12 gennaio, è un omaggio del poliedrico artista tarantino, di origine lucane, a Matera Capitale europea della cultura per il 2019 e alla Basilicata.
“La sua arte – scrive nel catalogo il critico Edoardo Delle Donne – non è prassi, è ricerca, flusso, pensiero che costituisce da sempre la grandezza. L’opera dell’eclettico Lo Sasso cresce su se stessa, per la logica interna delle proprie forme”.