Tentato omicidio e porto e detenzione illegale di arma da fuoco, sono i reati contestati e notificati a S.A., quarantaduenne materano, nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, coordinate dalla  Procura della Repubblica presso il Tribunale. I fatti riportano alla sparatoria avvenuta alla vigilia della Festa della Madonna della Bruna, del 1° luglio 2017,quando una chiamata al 113  segnalò l’esplosione di colpi d’arma da fuoco in contrada “La Vaglia” a Matera. L’immediato intervento delle Volanti e della Squadra Mobile, supportata nei rilievi dalla Polizia Scientifica, consentì di accertare che erano stati esplosi due colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un altro soggetto che riuscì ad evitarli trovando un vicino riparo. Da subito la Squadra Mobile materana, nonostante le reticenze della vittima e di altre persone presenti in loco, raccolse significativi indizi di colpevolezza sul conto dell’autore del fatto delittuoso. Tali indizi furono poi suffragati da incisive attività investigative, nonché, successivamente, dall’analisi specialistica sui residui dello sparo effettuata dal Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, che ha rilevato la presenza di particelle appartenenti alla classe dei residui dello sparo sia sugli indumenti del sospettato (jeans e maglietta), sia sulla sua autovettura (lato destro), dal cui interno sono stati esplosi i due colpi che ha rilevato, confermando così l’ipotesi investigativa della Squadra Mobile.