E’ la Confederazione italiana agricoltori lucana, a denunciare il fenomeno molto diffuso dei “falsi” prodotti tipici.
Il giro d’affari intorno ai prodotti agroalimentari “taroccati” è “milionario” e, oltre a sottrarre guadagni “agli agricoltori autentici, mette a rischio la salute dei consumatori”. Per limitare i danni, la Cia chiede quindi “misure ‘ad hoc’ come l’istituzione di una task-force in ambito Unione Europea per contrastare truffe e falsificazioni alimentari”.