Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse 08-03-2020 Roma, Italia PoliticaIl Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo ChigiDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Garanzie sui prestiti alle imprese alle prese con la situazione di emergenza economica scaturita dalla pandemia del coronavirus con una liquidità immediata di 400 miliardi di euro. Ma anche pagamenti della Pa più veloci, sospensione dei termini per chi è in debito con il Fisco, estensione del “golden power”. Sono alcune delle misure previste dal decreto liquidità, che ha ottenuto il via libera dopo il Consiglio dei ministri.
Dal decreto di oggi, arrivano 400 miliardi di liquidità per le imprese, con il #CuraItalia ne erano stati liberati 350. Si parla di 750 miliardi, quasi la metà del Pil. Lo Stato c’è e mette subito la sua potenza di fuoco nel motore dell’economia.
L’esecutivo oggi ha dato il via libera anche a un decreto legge per “salvare” l’anno scolastico nel caso in cui le scuole restino chiuse anche dopo il 18 maggio.
A metà mese entrerà in vigore il Decreto aprile.
Accesso al credito e rinvio di adempimenti sono la prima tappa di un’operazione di sostegno alle imprese che avrà il secondo tempo nel cosiddetto “decreto di Aprile”, una manovra con nuove misure per imprese, lavoratori e famiglie. “Conterrà strumenti di protezione sociale, sostegno alle famiglie e ai lavoratori, soprattutto quelli più
in difficoltà” ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il via libera potrebbe arrivare a metà mese.
Intanto con il pacchetto liquidità alle imprese, ha spiegato il premier Giuseppe Conte, verrà data liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco». Il presidente del Consiglio ha chiarito che lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Nell’operazione sarà potenziato il fondo centrale di garanzia per le Pmi e si aggiunge il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende».
Nel provvedimento trova spazio anche «uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico», vale a dire il potenziamento del cosiddetto “golden power”, lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili. Saranno controllate le operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. È uno strumento che che consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue».
Si mettono in campo 200 miliardi di garanzia per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi. Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi.
Quanto ai tempi, é stato spiegato, il nuovo strumento per la garanzia da Sace, sarà operativo in pochi giorni, già in campo una task force integrata con il sistema bancario e Sace per renderlo immediatamente operativo, in pochi giorni sarà possibile usufruire del potente strumento.
I 200 miliardi di garanzie per permettere alle imprese di ottenere prestiti in banca saranno vincolati agli obblighi di non licenziare e non trasferire la produzione all’estero. Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800mila euro, del 90% fino a 5 milioni.
Per avere i 25mila euro di prestito garantiti al 100% dallo Stato, é spiegato, basterà dimostrare di avere una partita iva e l’ultima dichiarazione dei redditi presentata o il pagamento delle imposte, in questo modo automaticamente la banca farà anagrafica e potrà erogare il prestito perché la garanzia è automatica e la procedura della valutazione della banca non c’è perché la garanzia dallo Stato è piena.