7 agosto 2017 – h.21.30 – Castello del Malconsiglio, Miglionico (MT)
J-ramegn racchiude tre videoinstallazioni dell’artista tarantina ed identifica un elemento di ostinazione, radicato in un terreno probabilmente ostile. La scelta del titolo esplicita un contatto con un territorio, è infatti l’espressione dialettale lucana per indicare la gramigna, pianta che trova spazio tra i muri delle case e si inserisce negli angoli, nelle fessure delle pietre, nelle strade lastricate, crescendo, nonostante sia abbattuta, ciclicamente. J-ramegn si riferisce ai temi delle opere scelte: tenute insieme dallo sguardo sui paesaggi incontaminati e compromessi, profili che narrano di un attaccamento alla terra, allo spazio di una superficie identitaria.
Taranto formula bruta, Tarde Tà, Studio per un’invasione comunicano una direzione altra rispetto al presente, in immagini di reale presenza e visioni impalpabili, da un’antica strofa popolare che àncora l’artista ad un muro, allo studio di un territorio conquistato dai pirati nel quale occupante e occupato si confondono, al lento scorrere di una città costellata e soggiogata da appendici industriali, nella quale ristabilire una consuetudine.
J-ramegn rievoca un’abitudine del mondo naturale, la ferma perseveranza nell’aderenza fisica ad un luogo che si esemplifica nell’estensione tangibile dell’ambiente, che si riappropria di qualcosa che gli appartiene da sempre, fagocitando tutto il resto, non importa cosa. In questo senso la pianta perde la sua vocazione parassitaria per riabilitare invece una necessità primordiale.
Nella stessa cornice della corte del Castello, seguirà Niccolò Cattaneo Quartet, musicista milanese al piano e all’hammond. Nella formazione, suoneranno con lui stardard jazz, tre artisti lucani: Camillo Salerno al contrabbasso, Pasquale Fiore alla batteria e Nunzio Moro alla chitarra.

// Patrizia Emma Scialpi è nata a Taranto nel 1984, vive e lavora a Milano dove si laurea in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Attualmente è iscritta alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. La sua ricerca si concentra sulla natura e sulla diversità dei legami e delle relazioni che intercorrono tra gli individui in rapporto ai differenti contesti ambientali e storici, nel tentativo di instaurare un dialogo chiarificatore con il presente.