DENVER, CO - MARCH 12: Healthcare workers from the Colorado Department of Public Health and Environment test people for COVID-19 at the state's first drive-up testing center on March 12, 2020 in Denver, Colorado. The testing center is free and available to anyone who has a note from a doctor confirming they meet the criteria to be tested for the virus. (Photo by Michael Ciaglo/Getty Images)

Fino al 17 maggio 2020 sottoporsi al tampone per tutti coloro che, provengono da altre regioni o dall’estero è fanno ingresso in lucania è atto esclusivamente volontario. E’ quanto si ricava da un chiarimento sull’ordinanza numero 20 del 29 aprile 2020, del Presidente Bardi,  pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata. L’autorità sanitaria competente potrà disporre il trattamento solo previa accettazione e partecipazione del soggetto interessato, rappresentando al medesimo che si tratta, (ai fini della tutela dell’igiene e della sanità pubblica), di una misura tesa all’urgente necessità, in ragione dello stato di emergenza epidemiologica in atto per il contenimento e il contrasto del contagio da COVID-19. In caso di diniego del consenso l’interessato non potrà essere sottoposto al tampone. Il chiarimento è dovuto in seguito a lettura costituzionalmente orientata della previsione in esame. In applicazione a quanto disposto dall’articolo 32 della Costituzione, infatti, è riservato esclusivamente alle norme di legge prevedere eventuali accertamenti e trattamenti sanitari di carattere obbligatorio. L’ordinanza numero 20 non è in alcun modo orientata o legittimata, né potrebbe esserlo, a prevedere una procedura di trattamento sanitario di carattere obbligatorio, che assumerebbe rilievi di palese contrasto con il disposto costituzionale.