Anche il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ha aderito alla mostra “A passi di Biodiversità” promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che verrà allestita presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza e sarà visitabile dal 29 luglio al 14 ottobre 2017. Domani, alle ore 17.00, nella “Sala Caduti di Nassiriya” del Senato della Repubblica sarà presentata l’iniziativa lucana.
“Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – rende noto il presidente Domenico Totaro – avrà una sezione dedicata alle sue bellezze naturali e culturali ancora poco conosciute. Il visitatore verrà accompagnato in un entusiasmante viaggio virtuale ed avrà modo di conoscere ed approfondire le azioni di tutela e conservazione, di studio e ricerca che negli anni sono state portate avanti, su molte delle specie faunistiche nidificanti in essa -tra queste la rara cicogna nera – o sulle specie floristiche che trovano nelle sue praterie il loro habitat naturale, come le meravigliose orchidee selvatiche.
La bellezza e l’importanza della natura sono oggi – continua Totaro – un valore condiviso. Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano sposa a pieno la filosofia portata avanti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che in questi anni ha fatto molti passi avanti importanti ed ha ottenuto numerosi successi nelle politiche della conservazione, nel recupero di specie, ma anche nell’atteggiamento delle popolazioni che vivono nelle Aree protette.
In questi cambiamenti il sistema delle Aree protette italiane ha svolto un ruolo essenziale e rappresenta un’esperienza di eccellenza in Europa. I successi di questi anni dimostrano che si può intervenire a difesa della natura incrementando la biodiversità.
Secondo un’indagine di Eurobarometro la maggioranza dei cittadini europei ritiene che la perdita di biodiversità sia un problema grave ma pensa che non lo riguardi personalmente e, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, solo 1/3 dei cittadini europei conosce il significato della parola biodiversità. La mostra, raccontando i successi e le nuove sfide, vuole far crescere – aggiunge Totaro – a tutti i livelli di responsabilità la consapevolezza sui rischi e sugli obiettivi che si possono perseguire, e pone a noi una domanda precisa: la ricchezza della natura con la sua incredibile bellezza, è oggi una risorsa a disposizione per il rilancio del Paese?
Valorizzare la biodiversità ed i servizi ecosistemici, significa porre – conclude Totaro – il capitale natura al centro dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita. In questo senso, qualsiasi “sforzo o esigenza economica” non deve essere considerato un costo, ma un investimento indispensabile da realizzare ai fini della conoscenza e ricerca scientifica avanzata”.