Domani italiani alle urne, si vota infatti dalle ore 7:00 alle 23:0, per il rinnovo sia del Parlamento di Strasburgo, (751 seggi) che dovranno diventare 705 dopo la Brexit, ma anche per il Consiglio Regionale del Piemonte e per 3.800 sindaci (un terzo del totale) con 5 capoluoghi di regione e 20 capoluoghi di Provincia.
Tornando al Parlamento europeo, l’Italia elegge 73 euro deputati che diventeranno 76 dopo l’addio degli inglesi. Il Sistema è proporzionale, sbarramento del 4%, con tre preferenze e con il limite del sesso.
In tutto gli elettori europei che si recheranno alle urne sono circa 400 milioni e questa sarà la nona volta che i cittadini dell’Ue si recheranno alle urne per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo. L’importante assise è eletta a suffragio universale diretto – cioè i cittadini europei eleggono direttamente i loro rappresenti – da tutti gli aventi diritto che hanno più di 18 anni (tranne in Austria e a Malta dove l’età prevista per esercitare il diritto di voto è 16 anni, e in Grecia, dove ne bastano 17). La Prima volta votammo per le europee nel 1979.
Ad esser precisi, la Gran Bretagna e l’Irlanda hanno già eletto i loro rappresentanti al Parlamento di Strasburgo. Oggi tocca a Lettonia, Repubblica Ceca, Malta e Slovacchia, domani (domenica 26 maggio 2019) a tutti gli altri: Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. In quattro Stati (Belgio, Cipro, Grecia, Lussemburgo) è obbligatorio recarsi alle urne mentre in tutti gli altri è facoltativo.
L’Italia è suddivisa in cinque circoscrizioni: Nord Ovest (scheda grigia, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia: 20 seggi), Nord Est (scheda marrone, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna: 14 seggi), Centro (scheda fucsia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio: 14 seggi), Sud (scheda arancione, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria: 17 seggi) e Isole (scheda rosa, Sardegna, Sicilia: 8 seggi). I tre seggi in più, una volta usciti gli inglesi, andranno a Nordest, Centro e Sud. Il sistema dell’attribuzione dei seggi, è un proporzionale puro e prevede anche le preferenze. Se ne possono dare fino a tre con il sistema di alternare i sessi: si possono dare a due donne e un uomo o a due uomini e una donna o a uno e uno. Non si possono dare tutte e due o tutte e tre a persone dello stesso sesso pena la nullità della seconda o della seconda e della terza. Ovviamente nel caso si scelga di dare una sola preferenza, questa potrà essere attribuita indifferentemente a un uomo o a una donna. Per avere seggi nelle rispettive circoscrizioni i partiti devono raggiungere la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale.
Per le amministrative invece, in Italia si vota per il rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte (4 i candidati a governatore) e per 3.800 sindaci di altrettanti comuni. Sono 5 i capoluoghi di Regione che sono chiamati a votare per il Sindaco, Firenze, Bari, Perugia, Potenza e Campobasso e 20 i capoluoghi di Provincia, Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia. In Basilicata, infine oltre alle europee e al capoluogo, Potenza, elettori alle urne anche in 53 comuni per eleggere sindaci e consigli comunali, 40 sono in provincia di Potenza e 13 sono in provincia di Matera. In totale, gli elettori lucani che voteranno anche per le elezioni comunali sono 206.815, in 256 sezioni.