Al numero telefonico dedicato alle persone sovraindebitate (3664487510) dell’Associazione Regionale Antiracket e Antiusura “Famiglia e Sussidiarietà” si sono moltiplicate le richieste di aiuto da parte delle famiglie che in questo periodo di Coronavirus hanno visto peggiorare la loro situazione economica non riuscendo a far fronte agli impegni presi. Attraverso l’Associazione, spiega il Presidente Angelo Festa,  dal 2014 ad oggi, con il supporto anche di legali e l’applicazione della legge 3 del 2012, numerose sono state le procedure di sovraindebitamento avviate, portate avanti e concluse con una riduzione del debito originario dal 60  al 70-80 per cento. La Legge 3 del 2012, prosegue Festa nella nota,  prevede strumenti utili a porre fine ad una situazione di sovraindebitamento a rischio usura. A tale procedimento possono accedere i lavoratori, i pensionati, piccoli imprenditori, i commercianti, gli agricoltori e altre categorie non fallibili. Le procedure previste sono le seguenti:il piano del consumatore, al quale può accedere solo il privato; l’accordo con i creditori, riservato alle imprese e la liquidazione del patrimonio alla quale possono accedere le imprese e le famiglie. Pertanto, con l’attivazione di queste procedure è possibile, quindi, liberarsi dai debiti, rientrare nel ciclo economico e ricominciare a vivere legalmente. Oltre a queste nuove richieste di aiuto di accesso alle procedure da sovraindebitamento  pervengono richieste anche da chi non ha alcun reddito. Non si deve dimenticare  che  molte persone senza lavoro o che svolgono un’attività sommersa irregolare e ora, privi di ammortizzatori sociali, si trovano ad affrontare la quarantena coronavirus con grosse difficoltà economiche. Con la fine del lockdown diverse attività commerciali messe in ginocchio dal coronavirus non riusciranno a ripartire e ciò comporterà un impoverimento dell’economia locale e un aumento esponenziale della disoccupazione con effetti drammatici per tante famiglie. Per questi ultimi occorre pensare a  misure di emergenza appropriate per far in modo che al termine di questa crisi il lavoro sommerso non riprenda senza rischi. Per tutto quanto enunciato, in caso di necessità o solo per informazioni è possibile contattare l’Associazione Famiglie e Sussidiarietà al numero 3664487510, inviare una e-mail all’indirizzo  di posta elettronica  basilicatafamiglie@gmail.com o consultare il sito web http://www.associazionebasilicataantiusura.it/ .