E’ Il Qatar, paese delle penisola araba il cui territorio comprende deserto arido e una lunga costa di spiagge e dune sul Golfo Persico, ad aver scelto tra i paesi europei  in emergenza Covid-19, l’Italia per il suo aiuto “di Stato”. Si tratta della donazione di ospedali da campo. A beneficiarne, saranno (ormai sono in fase di montaggio) nei prossimi giorni, le regioni Veneto e Basilicata con i territori settentrionali e meridionali. In Basilicata, la costruzione dei due ospedali da campo nei pressi dei nosocomi di Potenza e Matera rappresenta una ulteriore possibilità di contenimento di eventuali nuovi contagi e dimostra quanto sia importante non farsi cogliere di sorpresa da un nemico, il Coronavirus, più volte sottovalutato. Dell’importante gesto di solidarietà giunto dal paese arabo, ne sono convinti sia gli addetti ai lavori, sia i cittadini, i quali a partire dai prossimi giorni potranno sentirsi più tutelati in un settore, quello della sanità che sicuramente negli ultimi due mesi ha evidenziato numerose criticità. L’opportunità di disporre di strutture ospedaliere, o anche solo residenziali, destinate esclusivamente alla gestione dei pazienti affetti da Covid 19, sintomatici e non,  è fondamentale per impedire la replicazione del virus, laddove i recenti contagi avvenuti in ambito familiare o ospedaliero dimostrano come la mancanza di piani di protezione per gli ospedali, la non corretta informazione dei cittadini e l’assenza di misure di protezione degli operatori sanitari siano un assist perfetto per la diffusione del virus. Come per altri territori, anche per la città di Matera, una parte dei posti letto dei nuovi ospedali da campo, in via di allestimento, potrebbe essere da subito destinata ad ospitare i soggetti positivi al Coronavirus  asintomatici o paucisintomatici che potrebbero quindi essere tenuti in sorveglianza attiva, evitando così il verificarsi di pericolosi circoli viziosi, con ondate di ritorno dei contagi che finirebbero per vanificare gli sforzi finora fatti con il distanziamento sociale”.