I giovani mostrano le loro fragilità, ma anche un grande rispetto per i deboli e per le regole. In questo tempo di Covid, che impone anche limitazioni durante il Natale, non ci saranno feste e nemmeno momenti di condivisione, al di là di quelli con la propria famiglia. Non ci saranno le grandi tavolate, le giocate a carte tra amici, i grandi brindisi tra più persone e gli auguri con gli abbracci. Facile a dirsi, ma i momenti di solitudine raccontati dai giovani lasciano presagire il senso di vuoto che avverrà proprio allo scoccare della mezzanotte. “Questo Natale – dichiara Angelo, diciannovenne materano – sarà un momento indimenticabile perchè rappresenta la sintesi di ciò che per noi era scontato. Questi tempi dimostrano che le persone sono importanti, gli amici, la mia ragazza, la mia famiglia sono davvero importanti per me. E’ ovvio che noi amici vorremmo trascorrere insieme i giorni di festa, ma non possiamo. Farò di tutto per regalare un pensiero alla mia ragazza, ma nel rispetto delle regole… ci tengo a fare quello che fanno tutti nel pieno rispetto delle regole. Ho visto morire mia nonna per il Covid, non voglio che questa esperienza accada anche ad altri ragazzi”. Il Vescovo di Matera, Mons. Caiazzo, rimane molto vicino ai giovani e ci tiene a precisarlo con una breve dichiarazione. “Dal primo dell’anno mi dedicherò ai giovani per camminare insieme a loro. Forse non li ascoltiamo abbastanza, non ascoltiamo i loro bisogni e sono convinto che questo Natale ci porterà a riflettere proprio su questo. Gesù Cristo non è venuto al mondo tanto per parlare, quanto più per ascoltare e dire cose ben precise rimaste come fonte di orientamento per la vita di tutti noi. Penso che le fragilità alle quali stiamo assistendo in questo momento sono tante, ma voglio sottolineare che in questo tempo, riprendendo le parole di Papa Francesco, non ci si salva da soli. Bisogna remare insieme”. Alle parole del vescovo si aggiungono quelle della dirigente scolastica Marialuisa Sabino, sentinella acuta di avanguardia scolastica e sensibile ad ogni problematica legata alle nuove generazioni. “I ragazzi sono al centro della mia vita, della mia attenzione. Devo dire che li ammiro anche per come stanno affrontando questo Natale in lookdown. Dimostrano di mettere al centro il valore della famiglia, riscoprendo un legame affettivo che in tempi di normalità non sempre viene valorizzato. E proprio mentre si avvicina il giorno di Natale, si stanno prendendo decisioni importanti sul loro futuro, sia dal punto di vista della mobilità scolastica, infatti proprio in queste ore le Prefetture di tutta Italia sono riunite per affrontare il problema della logistica, sia dal punto di vista organizzativo. In particolare, al momento del rientro a scuola, gli studenti saranno divisi in due gruppi di lavoro. Sto già pensando a possibili soluzioni per renderli protagonisti del sistema scolastico, considerando che la scuola è un luogo di studio, ma anche di accoglienza e di crescita. Credo che questo Natale in lookdown sarà ricordato per sempre, ma sono fiduciosa nei miei ragazzi e soprattutto sono pronta a supportarli al loro rientro”.