Sarà singolare la prova che dovrà sostenere una docente di Oppido Lucano, balzata ieri agli onori della cronaca nazionale per essere finita a processo con l’accusa di falso per valutazioni su alunni durante la sua docenza al Liceo Scientifico Galileo Ferraris di Varese.
La contestazione che viene mossa alla docente è stata riscontrata dopo che il preside dell’Istituto varesino, Giuseppe Carcano ha notato la stranezza di voti alti ottenuti da tutti gli alunni di due classi. Approfondendo la questione, il Preside non avrebbe trovato una delle verifiche a cui gli alunni delle due classi affidate alla prof. Liliana sarebbero andati tutti bene, prendendo, secondo la contestazione, un bel 9 con la sola eccezione di un ragazzo che si è dovuto accontentare di un 8 e mezzo. Una decisione che sarebbe stata assunta anche prendendo atto che il programma non era stato ultimato.
«Non capisco come sia venuta fuori questa cosa. È una storia totalmente inventata. Io le verifiche le ho fatte per bene e qualcuno ha voluto inventare questa storia non so perché».
Ma dalla querelle tra Preside e Prof, la pratica è passata ai carabinieri che hanno indagato e parlato anche con genitori e ragazzi. E alla Stampa di Torino, ora, l’avvocato Marco Brunoldi, procuratore onorario e pubblica accusa al processo contro l’insegnante spiega che «rischia fino a 6 anni di carcere con possibili ripercussioni sulla idoneità».
Quel 9, vero o presunto che sia, non è stato un numero fortunato.