Fedeli al proprio ruolo di trovatori del punk, produttori di un suono immutato quando trent’anni fa “punk” era un termine polisemico: ma loro, i Ramones, della nascita e dell’essenza dell’estetica punk sono stati il cuore pulsante.
Ramones. Hey! Ho! Let’s Go! (Minimum Fax, Musica, traduzione di Anna Mioni) di Nicholas Rombes è un omaggio a questa band che è rimasta immutata. A quarant’anni dalla nascita del punk e dal loro primo disco, Rombes sostiene che “Ramones è l’ultimo grande disco moderno, oppure il primo grande disco postmoderno”.
Quell’«Hey! Ho! Let’s Go!» con il quale si apre rappresenta il perfetto biglietto da visita di un album potente, denso di velocità e umorismo. Giacche di pelle, jeans strappati e un taglio di capelli provocatorio sono stati il loro marchio di fabbrica, segni distintivi che hanno cambiato la cultura popolare e l’immaginario giovanile, con sostenitori in ogni ambito, da John Landis a Stephen King.
“(…) Su un numero del 1976 del New York Rocker – scrive Rombes – si osservava che i “Ramones picchiano forte, ma quando tutto il fumo e la furia si sono calmati, si riesce a riconoscere che, nonostante l’amplificazione a manetta, il gruppo utilizza gli espedienti più rudimentali dell’ironia e dell’understatement. (…)”.
Ramones, dunque, non in quanto prototipi o grandi fondatori, ma semplicemente come gruppo in quanto Rombes riporta il discorso sulle persone e sulla musica regalando così il ritratto originale e appassionato di una band e di un’epoca che continuano ad affascinare, turbare e soprattutto divertirci alla follia.
Nicholas Rombes (1965) è professore presso l’Università di Detroit Mercy, dove insegna e scrive di cinema, musica e cultura pop. Suoi articoli sono apparsi in una serie di giornali e riviste, tra cui The Believer, Los Angeles Review of Books, The Rumpus, n+1 Film Review, Filmmaker Magazine.