Finalmente si può ritornare a circolare nei musei in Basilicata seppur con ingressi contingentati, distanziamento e obbligo di mascherina. Come previsto da indicazioni governative e regionali, anche la Direzione regionale musei Basilicata per due settimane apre al pubblico, offrendo la possibilità di visitare il Museo nazionale archeologico di Metaponto e il Museo nazionale della Siritide di Policoro, quest’ultimo dedicato alle colonie greche di Siris (VII-VI secolo a.C.) e di Herakleia (V secolo a.C.-I/IIsecolo d.C.) e al mondo italico delle vallate dell’Agri e del Sinni.

A Venosa, città che diede i natali a Orazio, riapre lo splendido complesso dell’Incompiuta, mentre il museo archeologico è chiuso per allestimenti.

Nella vicina Melfi è possibile vistare la mostra “Capolavori in rilievo. I sarcofagi di Atella e Rapolla”.

A Potenza, riapre il Museo archeologico nazionale della Basilicata dedicato a Dino Adamesteanu, archeologo rumeno naturalizzato italiano, pioniere e promotore dell’applicazione delle tecniche di aerofotografia e prospezione aerea nella ricerca e ricognizione archeologica. Non lontano dal capoluogo di regione riapre il Museo archeologico nazionale di Muro lucano, mentre a Grumento Nova riapre il Museo archeologico nazionale dell’Alta val d’Agri.

Sulla costa tirrenica, a Maratea, sarà possibile visitare la Pinacoteca Anelo Brando con un tour virtuale in 3Dimensioni.