Per non dimenticare le gesta eroiche dell’ex questore di Fiume, Giovanni Palatucci, che nel 1945 morì nel campo di concentramento di Dachau (Germania) per aver aiutato migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, i ragazzi del liceo scientifico della città dei Sassi hanno partecipato alla cerimonia organizzata dalla Questura di Matera nello spazio sociale della Villa comunale.

“L’esperienza di vita di Palatucci – hanno affermato gli studenti – ci ha insegnato che bisogna avere il coraggio di pensare con la propria testa e di perseguire i propri ideali, anche quando il resto del mondo sembra cieco davanti alle ingiustizie. (…) Quanti oggi sono capaci di indignarsi dinanzi ai diritti umani ancora troppo spesso negati? La storia di un giovane che ha sacrificato se stesso per una causa così nobile, dovrebbe risvegliare i nostri cuori, troppo spesso sopiti, al sicuro nelle nostre tiepide case”.

Per ricordare la figura del poliziotto Medaglia d’oro al merito civile è stato scelto un simbolo di pace, di forza e di generosità come l’ulivo ricevuto in dono dalla Coldiretti-Federazione provinciale di Matera e poi piantumato nel piccolo parco di via Lucana. Commovente è stato anche il momento della scopertura della targa commemorativa

Alla cerimonia, insieme al questore Eliseo Nicolì, erano presenti il prefetto Rinaldo Argentieri, il sindaco di Matera Domenico Bennardi, il presidente della Provincia, Piero Marrese, il vescovo Mons. Giuseppe Caiazzo, il procuratore capo del Tribunale di Matera, Pietro Argentino, i rappresentanti delle altre Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco e dell’A.N.P.S (Associazione Nazionale Polizia di Stato).Dopo la benedizione dell’albero da parte dell’Arcivescovo Mons. Caiazzo, il Questore Nicolì, dopo aver tratteggiato brevemente la figura di Palatucci, ha voluto mettere in evidenza i valori della sensibilità cristiana, della generosità e del coraggio, che hanno caratterizzato l’esistenza di Giovanni Palatucci, professati sino all’eroico sacrificio della propria vita.

Si ricordi, infine, che nei confronti di Giovanni Palatucci, la Santa Sede ha avviato il processo di beatificazione e che lo Yad Vashem, il Memoriale ufficiale d’Israele delle vittime ebree dell’Olocausto nel 1990, lo ha riconosciuto come un uomo “Giusto tra le Nazioni”.