Matera bella e selvaggia, nascosta dietro storie millenarie che hanno inciso solchi a volte sepolti dalla natura. Ma con il suo risveglio, anche, o forse soprattutto, sollecitato dalla proclamazione della città dei Sassi quale Capitale della cultura nel 2019, si è aperto un sentiero che fa spazio alla conoscenza dei propri luoghi. Anche perchè, diciamolo pure, alla domanda di uno dei tanti turisti presenti in città, di certo il silenzio non restituisce orgoglio di appartenenza.

Ecco dunque che la conoscenza dei luoghi della natura, che a Matera rientrano in particolare in tutta la zona che include il Parco della Murgia Materana, fanno da pungolo per acquisire informazioni utili ad arricchire il patrimonio culturale degli studenti del liceo scientifico. E tutto grazie alla partecipazione ad un progetto che consentirà ai ragazzi di diventare anche ambasciatori del proprio Parco.

Per gli studenti dello Scientifico, che in genere ricordano la famosa “settimana bianca” come uno dei momenti più ludici del proprio percorso scolastico, si aggiunge da quest’anno il ricordo di casa propria con gite volte alla scoperta di sentieri quanto mai suggestivi e a tratti ancora inesplorati. Di certo, con l’arrivo del bel tempo e con un po’ di fortuna non sarà difficile guardare le orchidee oppure i falchi grillai mentre planano sul Canyon che accoglie il torrente Gravina. Immagini queste che si aggiungono alla storia delle pitture rupestri o al Villaggio neolitico, ma anche alle specie animali e vegetali che per gli studenti saranno fonti di ricerche naturali e di ricordi legati a immagini suggestive.