L’imminente uscita dal lockdown che parte domani 4 maggio 2020 non equivale ad una vera e propria uscita dallo stato di emergenza causato dalla diffusione del Coronavirus e tutte le conseguenze che questo ha avuto sul piano economico e sociale. Il periodo che ci accingiamo a vivere deve essere pervaso da uno spirito costruttivo e ci deve ri- chiamare ad una nuova responsabilità: quella della collaborazione attiva tra gli enti/associazioni di terzo settore – cittadini e istituzioni.
Da domani, sarà importante mettere a punto strategie coerenti, volte sempre più a bloccare il virus e, al contempo, costruire un sistema multidimensionale, in cui lo stato di salute della popolazione e la ripresa economica dovranno necessariamente viaggiare insieme e, soprattutto, non potremo permetterci di non pensare alle nostre piccole comunità come corpo estraneo di un ecosistema complesso oggi fortemente danneggiato.
In questo contesto le associazioni di Volontariato hanno svolto e svolgono il ruolo di presidio territoriale, di sentinelle di valori atti a costruire Comunità Coese, Solidali ed Accoglienti.
A margine di una riunione di rete delle associazioni dell’area Bradano Medio Basento – Associazione Santa Maria della Rocca di Calciano, Ipazia – Centro anziani T. Lopergolo di Salandra, Forum delle Associazioni di Salandra e Ass. Tre colli di Montescaglioso – nel delineare e riprogettare le nuove linee di intervento per la ripresa delle attività associative in risposta alle esigenza di una nuova socialità, hanno deciso di porre in essere una serie di azioni e proposte, certi di trovare nelle istituzioni e nei corpi intermedi le giuste aperture e fattive collaborazioni per dare corpo ad una cittadinanza attiva e solidale con l’adesione e supporto, nonché fattiva collaborazione di altre realtà associative e piena condivisione con la Cittadinanza. Di seguito le azioni proposte:

  1. Implementare un protocollo di accoglienza (per tutte le persone che dovranno restare in isolamento fiduciario e/o che risulteranno positive al Covid_19), che preveda la possibilità di soggiornare in un ambiente confortevole ed idoneo ad evitare la condivisione dell’abitazione con altre persone.

2. Mettere a disposizione dei nuovi arrivati “Test rapidi” per effettuare un primo screening        in attesa del Tampone.

3. Progettare un piano di accoglienza stipulando convenzioni con i cittadini che, a fronte          dell’impegno delle istituzioni di sanificare gli ambienti, metta a disposizione strutture e        abitazioni per consentire di trascorrere in sicurezza e comfort l’isolamento fiduciario.

4. Rafforzare la rete di supporto (anche nell’ottica di attuazione della programmazione            congiunta ex art 55 del Codice del Terzo settore) coinvolgendo attivamente le                    associazioni di volontariato, utilizzando proficuamente la supervisione del dipartimento        comunale di protezione civile, dell’asp-asm e di tutti gli altri soggetti coinvolti nelle              misure di prevenzione al fine di migliorare la situazione di Ben-Essere e Ben-Vivere            delle comunità.

5. Organizzare iniziative atte ad evitare atteggiamenti discriminatori o persecutori, nei            confronti di persone in arrivo da fuori regione; azioni di sensibilizzazione della                    cittadinanza, che non deve assolutamente sottovalutare le misure di sicurezza, al fine di      evitare la propagazione del contagio; azioni volte a disincentivare comportamenti a            rischio; Campagne per promuovere e sostenere la scelta di far trascorrere l’isolamento        fiduciario lontano dal nucleo familiare di appartenenza.